A circa due chilometri da Canossa si erge la possente mole del castello di Rossena, affiancato ad un centinaio di metri di distanza dalla torre di Rossenella. L’area di Rossena, insieme alla rocca di Canossa, costituisce uno spettacolo paesaggistico unico: la mole del castello si staglia imponente sui profili appenninici svettando sulla pianura sottostante, mentre verso Canossa si possono ammirare le linee dei calanchi argillosi che rendevano inespugnabile il più importante castello matildico.
La costruzione si presenta al visitatore come la meglio conservata tra le fortezze di origine matildica: si erge sopra uno sperone di rocce vulcaniche che, per le sue caratteristiche tonalità rossastre sotto l’azione della luce solare, hanno dato il nome alla zona. A differenza di altre strutture, quali Bianello, Rossena ha mantenuto intatta la sua originaria vocazione militaresca e tutta la sua possanza: pur in questo quadro in occasione del recente Giubileo il castello è stato ristrutturato ed aperto al pubblico come ‘Albergo del Pellegrino’, un ostello che dispone di 50 posti letto complessivi.
Il castello, come tanti altri in zona nato grazie all’opera di incastellamento del territorio da parte di Azzo Adalberto intorno al 950, si presenta come una poderosa struttura difensiva, dotata di possenti mura e di un’ampia piazza d’armi, affacciata sulle vallate circostanti, sovrastata dal mastio. Inizialmente era costituito da un mastio isolato, le cui tracce sono ancora ben visibili sulla facciata del castello che, nel corso dei secoli, si sviluppò tutto intorno.
Dopo essere appartenuto a importanti famiglie della zona, dai Canossa ai Da Correggio sino ai Farnese, il castello appartenne di volta in volta ai ducati di Parma e Piacenza Prima, di Modena e Reggio poi, finché non divenne proprietà della diocesi reggiana che tuttora lo gestisce.
A poca distanza dall’ingresso spicca l’antica chiesa di San Matteo.
Il castello è visitabile mediante visita guidata con accesso alle cisterne, alla prigione, ai camminamenti di ronda e ai piani nobili.
CURIOSITA’
– Il castello ospitò, intorno al 1343 e per diverse occasioni, Francesco Petrarca, che qui ebbe modo di lavorare ad alcune sue opere: a ricordo della sua presenza in questi luoghi, a Cerezzola, poco lontano da qui, venne eretto un tempietto risalente alla prima metà del XIX secolo.
– Rossena è stato messo in vendita dall’ente proprietario, la curia reggiana, stante l’impossibilità di far fronte ai costi di gestione della struttura: nel 2011, secondo un articolo apparso 5 anni dopo sul Resto del Carlino, il cantante Zucchero avrebbe tentato di acquistare il castello, senza riuscire nell’intento a causa del mancato accordo con la curia. Oggi il valore del castello viene valutato non meno di 10 milioni di euro (nel caso faceste un pensierino all’acquisto…).
– Tra la fine del XVIII secolo ed il 1814 le terre fra Piacenza, Parma e l’attuale provincia reggiana passarono sotto l’influenza francese, rivoluzionaria prima e napoleonica poi: alla caduta dell’imperatore corso, dopo il congresso di Vienna, la proprietà del castello passò a sua moglie, Maria Luisa d’Austria.
A poca distanza dal castello di Rossena si trova la Torre di Rossenella, recentemente restaurata ed accessibile al pubblico mediante visita guidata al costo di 1,5 euro: avrete occasione di salire fino alla cima della costruzione per ammirare un panorama unico sulla valle a 360°.
ORARI DI VISITA
Domenica 10/12,30 – 15/19
Informazioni: associazionematilde@libero.it