PALAZZO DEL PRINCIPE GENOVA: GALLERIA FOTOGRAFICA
Antica residenza del doge, costruita nel Cinquecento poco oltre l’antica porta di San Tommaso, quindi fuori le mura cittadine che inglobavano la città, il palazzo, pur mantenendo il carattere di spazio privato di Andrea Doria, fu più volte luogo in cui si ricevevano personaggi importanti di ogni nazione. Qui, nonostante il palazzo non fosse inserito nell’elenco dei Rolli in quanto fuori le mura, furono ricevuti nei secoli personaggi importantissimi quali Carlo V o Napoleone.
A monte la villa era sormontata da un grande parco collinare che arrivava fino alla sommità della collina di San Rocco, mentre uno splendido giardino all’italiana separava la grande villa dal mare prospicente: per alimentare fontane e giochi d’acqua dei due spazi esterni venne progettato un piccolo invaso artificiale, il “Lagaccio”, oggi scomparso, che diede il nome all’omonimo quartiere soprastante l’area di Principe.
Il parco collinare è completamente scomparso, inglobato dallo sviluppo urbano e dalla costruzione della linea ferroviaria, mentre il giardino è tuttora esistente: una vera e propria oasi in cui entrare liberamente.
L’approdo al mare era caratterizzato da una splendida loggia, oggi letteralmente imprigionata tra la metropolitana, la sopraelevata e il porto.
PALAZZO DEL PRINCIPE: STAMPA DEL 1769

“Veduta del palazzo del principe Doria a Fassolo”, ante 1769.
Visione frontale del prospetto sud del palazzo, con vista sui giardini, sulla facciata meridionale, sul parco retrostante e sullo scomparso bastione di San Michele all’estrema destra della stampa.
Di Antonio Giolfi, da un disegno preparatorio di Giuseppe Riviera e incisione di Giovanni Lorenzo Guidotti. Genova, Collezione Topografica del Comune, inv. 1007.
OPERA DI DOMINIO PUBBLICO
L’autore è deceduto nel 1769, quindi quest’opera è nel pubblico dominio anche in tutti i Paesi e nelle aree in cui la durata del copyright è la vita dell’autore più 100 anni o meno.
Quest’opera è nel pubblico dominio negli Stati Uniti in quanto pubblicata (o registrata all’U.S. Copyright Office) prima del 1º gennaio 1928.
![Genova_veduta_dal_Castello_Vecchio_[...]Rive_Robert_btv1b53262344w_1](https://www.tryitaly.com/wp-content/uploads/2023/10/Genova_veduta_dal_Castello_Vecchio_.Rive_Robert_btv1b53262344w_1-optimized.jpeg)
Nelle note questa foto viene definita “Genova, veduta dal castello vecchio”.
La vista mostra la loggia lato mare del palazzo del Principe: questa zona è stata completamente stravolta dall’urbanizzazione della città, il bastione da cui la foto è presa, prospicente le antiche mura cittadine, è stato demolito
Sullo sfondo il colle di San Benigno con le caserme costruite a metà 1800 e la Lanterna: il colle oggi è stato completamente sbancato per inglobare Sampierdarena nel tessuto cittadino della “Grande Genova”..
OPERA DI DOMINIO PUBBLICO
L’autore è deceduto più di70 anni fa, quindi quest’opera è nel pubblico dominio anche in tutti i Paesi e nelle aree in cui la durata del copyright è la vita dell’autore più 100 anni o meno.

PALAZZO DEL PRINCIPE, PROSPETTO EST
Questa litografia realizzata da Nicolas Marie Joseph Chapuy (1790-1858) tra il 1842 e il 1850 mostra il prospetto est del complesso del palazzo del Principe: sono visibili la collina di San Rocco con la chiesa omonima, la statua di Giove di Marcello Sparzo (1586) non più esistente, il muraglione lungo cui oggi corre la funicolare di Granarolo e il limite delle mura cittadine del secolo XIV, che qui culminavano nel bastione di San Michele e in quello di San Tommaso, dove si apriva la porta omonima.
Quest’opera fa parte della Collezione Topografica del Comune di Genova (n. inv. 1001)
OPERA DI DOMINIO PUBBLICO
L’autore è deceduto più di70 anni fa, quindi quest’opera è nel pubblico dominio anche in tutti i Paesi e nelle aree in cui la durata del copyright è la vita dell’autore più 100 anni o meno.

In quest’opera di Pasquale Domenico Cambiaso, dipinta nel 1864 e conservata presso il museo di arte moderna di Nervi, è possibile notare come, immediatamente oltre il prospetto est del palazzo, scorresse un rivo utilizzato dalla lavandaie della zona. Oggi il rivo risulta tombato e al suo posto troviamo via mura degli Zingari.

Alessandro Baratta, dettaglio de «La Famosissima e Nobilissima Città di Genova con les sue fortificasioni / designte et intagliate da Alessandro Baratta / ad is lanza di Giouanni Orlandi Romano l’an. 1637 (sic)», disegnata da Alessandro Baratta e stampata nel 1637. In evidenza i bastioni di San Tommaso e San michele ad est, la zona di Fassolo ad ovest