Stretta fra monti e mare la Liguria spesso sa regalare scenari sorprendenti e inaspettati: inoltrandosi per pochi chilometri dalla costa verso l’entroterra, infatti, i panorami cambiano drasticamente e rapidamente sorprendendo chiunque non sia abituato a quelli che potremmo definire dei veri e propri microclimi differenti. I genovesi da secoli sono abituati a frequentare l’immediato entroterra voltrese proprio perchè si tratta di un vero polmone verde che sa regalare refrigerio durante l’estate, oltre ad ottime occasioni culturali e culinarie in tutte le stagioni. Posta ai piedi del valico del Turchino e coronata dall’appennino che qui supera i mille metri di altitudine con i severi contrafforti di Punta Martin, Acquasanta è una ridente frazione del comune di Mele, posta a circa 5 chilometri da Voltri, estremo ponente della Grande Genova nata in epoca fascista. Gli immediati dintorni del paese e tutta la zona di Mele erano costellati fino agli ultimi anni del secolo passato da numerose cartiere che hanno dato lavoro per secoli alle popolazioni locali (oggi ne rimangono attive due oltre ad un centro di testimonianza dell’arte cartaria visibtabile su prenotazione): si narra (forse con un po’ di civetteria…) che arrivasse proprio da qui la carta utilizzata in Inghilterra per redarre nel lontano 1215 la Magna Charta Libertatum, primo riconoscimento ufficiale dei diritti dei cittadini. La ragione per cui proprio qui si siano concentrate nei secoli tante cartiere è legata all’abbondante presenza di acqua grazie ai numerosi rivi che scendono dai pendii appenninici: l’acqua qui era pane e vita, tanto da divenire addirittura santa anche fuori dalle chiese. A proposito di chiese, come non citare il grande santuario seicentesco che, ancora oggi, fa bella mostra di sé sul piazzale del paese e che, proprio in questi giorni, ha visto iniziare le operazioni di restauro che dovrebbero riportarlo agli antichi splendori. Ma, tornando all’acqua, i gioielli di questo piccolo borgo dell’entroterra ligure non sono finiti qui: immediatamente al di sotto del santuario, sulla sponda sinistra del torrente Acquasanta, si trovano le antiche terme che sfruttano le proprietà dell’acqua che sgorga poco distante dall’edificio recentemente riaperto e ristrutturato. Si tratta delle uniche terme presenti in tutto il territorio della provincia di Genova (cui fa compagnia in Liguria soltanto lo stabilimento di Pigna nell’entroterra sanremese) che permetteranno a genovesi e non solo di ritornare da queste parti a curare patologie della pelle, della gola o dei bronchi ma, perchè no, anche solo per rilassarsi.
Dal 24 gennaio è aperta l’area delle cure termali, mentre per le vasche termali e l’area benessere si dovrà attendere ancora fino a maggio.
Per informazioni www.termedigenova.it